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Strade e piazze

Calleja de las Flores
(Vicolo dei fiori)


A soli pochi metri dalla Mezquita-Catedral, di fronte all’altare della “Vergine delle Laterne” (Virgen de los Faroles), troviamo questo particolare angolo di città. Si tratta di un vicolo strettissimo, le cui pareti sono decorate con vasi di fiori. Questo vicoletto, che finisce in una piccola piazza, è lo specchio della vita cittadina di un tempo. Percorrendolo, il visitatore ha la sensazione di essere trasportato indietro nel tempo e, a volte, di trovarsi in uno dei paesini bianchi tipici dell’Andalusia. Volgendo lo sguardo si può ammirare uno squarcio di realtà urbana tra i più amati dai fotografi: un mare di fiori si estende sulle pareti bianche delle case e sullo sfondo fa capolino il minareto della Mezquita.

Nei mesi di luglio e agosto il Comune di Córdoba organizza nelle piazze della Judería concerti di musica notturni.
 



Piazza della Corredera

Questa piazza é una delle più popolari di Córdoba. Dalla pianta rettangolare, fu creata alla fine del XVII secolo. Non presenta elementi dell’architettura andalusa in modo alcuno. I palazzi che circondano la piazza sono in stile prettamente castigliano ed è per questo che la piazza della Corredera assomiglia alla piazza Mayor di Madrid e a quella di Salamanca.

Anticamente in questa piazza si celebravano le corride di tori. Ad est la piazza sfocia nel vicolo del Toril, dal quale in passato entravano i tori. Tuttavia, la piazza della Corredera era anche lo scenario di feste religiose e cerimonie pubbliche, come esecuzioni o vittorie militari. Oggi la piazza è un punto di ritrovo in pieno centro storico, poiché i bar situati nella galleria sotto i portici rappresentano il luogo ideale per rifocillarsi. Sempre sotto il porticato troviamo piccoli negozi e botteghe.
 



Plaza de las Tendillas
(Piazza delle piccole botteghe)


Sul punto di confine tra il centro storico e il centro moderno della città, troviamo quest’emblematica piazza, il cui nome deriva dall’immensa quantità di piccoli negozi che la popolavano in epoche passate. Tutt’oggi vi sfociano le principali vie commerciali. Al centro della piazza si eleva la statua di Gonzalo Fernández di Córdoba, conosciuto anche come il “Gran Capitán”. La piazza è conosciuta anche per l’orologio che segna le ore con accordi di chitarra spagnola e flamenco.
 



Plaza del Potro
(Piazza del puledro)



Questa piazza prende il nome dal puledro che corona una fontana situata al centro della stessa. In passato era il centro di un quartiere popolare e artigiano. Delle molte locande che la circondavano e che ospitavano i viaggiatori, oggi ne rimane una sola. Questa locanda, che prende il nome dalla piazza, diede alloggio a Miguel de Cervantes durante il suo periodo di permanenza a Córdoba e viene considerata come monumento d’arte. Nella piazza del Potro troviamo anche l’antico ospedale della carità (Hospital de la Caridad) che alberga oggi il museo delle belle arti (Museo de las bellas Artes) e quello di Julio Romero de Torres.
 


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Plaza de los Capuchinos
(Piazza dei Capuccini)


Plaza de los Capuchinos, che prende il nome dal convento che ospita, è considerata da molti la piazza più bella della città. Si tratta di un luogo silenzioso e mistico, che esprime la sua vera essenza attraverso il crocefisso che s’innalza nel centro. Quest’altare venne eretto nel 1794 dai frati Cappuccini ed è protetto da un’inferriata. In origine si chiamava Cristo della Misericordia, ma a causa delle numerose lanterne che di notte lo illuminano, è popolarmente chiamato Cristo delle Lanterne (Cristo de los Faroles).
 



Plaza Jerónimo Páez
(Piazza di Jerónimo Páez)


Durante la dominazione romana, in questa piazza si trovava il secondo teatro più importante dell’Impero. Con una capacità di circa 10.000-15.000 posti, era superato solo da quello di Roma. Rimase in attività per circa 300 anni fino a che nel secolo III venne distrutto da un terremoto. I suoi resti sono custoditi nel museo archeologico (Museo Arquelógico) che si trova in un palazzo rinascimentale, la cui facciata esterna risale al XVI secolo. Il palazzo appartenne alla famiglia dei Páez Quijano. Nella piazza sono inoltre esposti diversi reperti ritrovati in città.
 



Scarpata del Bailio

Anticamente, la Cuesta del Bailío congiungeva la città alta e quella bassa attraverso un arco detto Portillo de Corbacho che fu abbattuto nel 1711. Dopo la demolizione di quest’arco la scarpata si è allargata, divenendo un luogo molto frequentato. Salendo la scarpata, sulla parete destra, che è quella dell’orto dei frati Cappuccini, si estende un mare di buganvillee. Nella parte alta della scarpata, sempre sulla destra, si apre un vicolo che porta alla Plaza de los Capuchinos. Ogni anno, il primo finesettimana di maggio, la Cuesta del Bailío si trasforma nel luogo di ritrovo per molte persone, radunate intorno ad una croce che s’innalza proprio in quel periodo dell’anno.
 


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Calleja del Pañuelo
(Il vicolo del fazzoletto)


A pochi passi dalla Mezquita-Catedral troviamo uno degli angoli più caratteristici della città. È il vicolo di Pedro Jiménez, conosciuto popolarmente come vicolo del fazzoletto (Calleja del Pañuelo). Prende questo nome dalla sua larghezza che corrisponde a quella di un fazzoletto aperto. Il vicolo, così stretto da far passare una sola persona per volta, finisce in una piccola piazza. Qui, tra gelsomini ed aranci, l’unico rumore é dato dall’acqua che sgorga da una fontana costruita in ceramica.
 







































 

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